mercoledì 9 febbraio 2011

Germania-Italia, stasera gli azzurri tornano al Westfalenstadion di Dortmund

In tutto il mondo se ne contano centinaia di migliaia. Alcuni sono scintillanti, mastodontici, altri decisamente meno accattivanti. Ognuno di essi racconta storie meravigliose, che corrono tra seggiolini arrangiati alla meno peggio e comodissime poltroncine; tra cartelloni pubblicitari e zolle di prato che si staccano dal terreno. Entrare in uno stadio è un po’ come varcare la soglia del tempo e tornare bambini. Specie quando si tratta di una partita di calcio. Un appuntamento irripetibile, perché ci sono stadi e partite che non passano mai di moda, almeno nel grande magazzino dei ricordi.
4 luglio 2006: in una calda notte d’estate l’Italia incontra la Germania in semifinale di Coppa del Mondo. La Germania del calcio non lo dimentica, l’Italia pallonara neanche a parlarne. Quella notte i nostri cuori battevano più forte di Fabio Grosso, del suo sinistro vincente: una gioia incontenibile che non avrebbe più smesso di esultare. Come il pugno chiuso di Alessandro Del Piero sotto lo spicchio di sostenitori azzurri, arrivato al termine di una galoppata da record in contropiede.
Una serata speciale in uno stadio speciale, il Westfalenstadion di Dortmund, dove gli azzurri torneranno a giocare tra poche ore per un incontro amichevole contro la nazionale tedesca. Nuovi volti accompagneranno l’ennesimo appuntamento con la storia, Prandelli contro Joachim Loew. Via Grosso e Del Piero, l’Italia formato 2011 è un altro affare. Sarà un batticuore per tutti rivivere questa sfida come quella, soprattutto per Gigi Buffon. L’unico superstite azzurro a scendere in campo sarà proprio lui, e farà bene a tenere a bada le emozioni per portare alto l’onore della maglia azzurra in uno stadio in cui l’Italia non è mai uscita da perdente. 
MARCO BORRILLO

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