venerdì 18 febbraio 2011

Benigni va a Sanremo e devolve il cachet in beneficenza

Hanno sparlato di lui per giorni, hanno cercato di demolirlo cercando di ficcare il naso nel suo portafoglio, ma il toscanaccio ha lasciato tutti senza parole. Qualche giorno prima dell’ormai consueto “angolo Benigni” del giovedì sanremese, Libero e Il Giornale avevano annunciato quale sarebbe stato il cachet del “Piccolo diavolo”, nell’intervento in cui ha spiegato l’inno di Mameli.

Aveva fatto arricciare il naso ai benpensanti quel contratto da 250 mila euro, tanto che Francesco Borgonovo tra le pagine di Libero aveva ricordato che l’attore toscano non si era fatto pagare neanche un centesimo per partecipare “al programma di Roberto Saviano e Fabio Fazio, Vieni via con me. In quell’occasione, però, il comico doveva difendere una buona causa: c’era da parlar male di Berlusconi in diretta”.
Anche sul palco dell’Ariston Roberto Benigni non ha potuto fare a meno di lanciare qualche frecciatina al Cavaliere, riuscendo però a cavarsela elegantemente, senza mai finire una frase e lasciando che il pubblico intendesse. Ma la satira stavolta non ha vinto solo nell’intento di colpire il politico più bersagliato del momento.  L’intero compenso dell’attore toscano per la partecipazione al Festival di Sanremo è stato devoluto all’ospedale Meyer di Firenze per la costruzione di un padiglione. 
Qualcuno potrebbe pensare che è stata una saggia contromossa dell’istrionico Benigni ai suoi delatori, ma non è così. Lo smentiscono i fatti perché la decisione di devolvere il suo cachet, Roberto l’ha presa al momento della firma del contratto.

EMANUELE DE LUCIA

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