lunedì 21 febbraio 2011

"O's my God!" L'impresa del Leyton Orient, squadra di terza divisione che ha pareggiato con l'Arsenal in FA Cup

"Se pareggiamo, vi porto tutti a Las Vegas". Così Barry Hearn, presidente del Leyton Orient, aveva caricato la sua squadra prima degli ottavi di finale di FA Cup contro l'Arsenal. Il Leyton Orient, più semplicemente Orient, o ancora più semplicemente "The O's", gioca in League One, la terza divisione del calcio inglese. E' di Londra, ma non ha mai avuto un'importanza tale da creare rivalità con quelle più famose della capitale: Arsenal, Tottenham, Chelsea, West Ham. Il sorteggio degli ottavi di finale (Fifth round proper, detto alla maniera inglese) ha voluto però un derby: a Brisbane Road, casa degli O's, è arrivato l'Arsenal.
La FA Cup, da sempre prodiga di magnifiche storie di piccole squadre di infime divisioni che se la vanno a giocare, o addirittura vincono, contro le spietate corazzate della Premier, ha colpito ancora. L'Orient se l'è giocata, ha sfiorato il gol, ha sofferto, è andata in svantaggio con un gol di Rosicky al 53'. A due minuti dalla fine, il miracolo: una serie di strani rimpalli regala la palla a Tehoue, attaccante di casa. Tehoue prende coraggio, punta due difensori, li salta e fa partire un rasoterra potentissimo che passa sotto il braccio del portiere dei Gunners, Almunia. E' finita 1-1, con il tripudio di Brisbane Road in campo, sugli spalti e negli spogliatoi.
I giocatori hanno accolto il loro presidente dopo la partita cantando "Viva Las Vegas" di Elvis Presley. Barry Hearn ha commentato così: "Provo un mix di attacco di cuore e gioia indescrivibile. Con il calcio si finisce sempre per piangere, vero? E' impossibile per noi rinunciare a questo club, e siamo orgogliosi di poter andare all'Emirates Stadium a rigiocarsela contro l'Arsenal". Già, perché il regolamento FA Cup prevede che, in caso di pareggio, non ci siano i supplementari ma che si ripeta la partita, in casa della squadra ospite. Trasferta in casa dell'Arsenal quindi per l'Orient, con la possibilità di intascare una parte dell'incasso dell'Emirates, che è paragonabile quasi a un bilancio annuale per gli O's.

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