domenica 20 febbraio 2011

Luca Barbareschi tradisce l'Fli e aderisce al gruppo misto

Le ceneri di Fli saranno custodite nel mausoleo di Arcore. Una concessione importante quella del Premier Silvio Berlusconi, che ha aperto le porte del suo cimitero privato al figlio di Gianfranco Fini. Il novello partito è stato infatti ucciso dal padrino Luca Barbareschi, che lascia il gruppo alla Camera, per confluire in quello misto. Aveva scelto il suo nome, la canzoncina e si era addirittura commosso per la sua nascita, per poi tradirlo senza pietà. E subito dai banchi dei futuristi si alza l'urlo: "Vergogna, deputati escort". In molti lo avevano tradito nei giorni scorsi: Luca Belloti, Roberto Rosso e Giuseppe Menardi, ma nessuno lo aveva pugnalato alle spalle come zio Luca, che ha dimenticato subito l'amore per il nipotino. Barbareschi spiega la sua scelta senza sentirsi in colpa e accusando il padre: "Sono deluso da Fini". 
Il partito, secondo il deputato, avrebbe perso la capacità di governare effettivamente il paese e si sarebbero smarriti i valori originali. Il fratello di Gianfranco, invece, Italo Bocchino affronta il suo dispiacere con le frasi: "Le scelte dei singoli non scalfiscono il progetto di Fli", mentre Carmelo Briguglio passa agli insulti: "In Parlamento stessi metodi delle notti di Arcore". L'invincibile Luca non si ferma proprio  davanti a nulla  e dopo il tradimento risponde al ministro Ignazio La Russa che si era complimentato con la sua scelta di passare al gruppo misto, perché il Pdl non l'avrebbe riaccettato:
"Spiace vedere tanta acredine nei miei confronti da parte del ministro la Russa che invece di pensare al suo lavoro e al bene dell'Italia, spreca il tempo per attaccarmi in modo strumentale". E’ proprio vero degli attori non ci si può fidare.

Il CACACAZZO

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