La questione è delicata perché tocca l'aspetto che per gli appassionati di calcio è il più importante di tutti: la fedeltà al proprio club. Fernando Torres, detto El Niño, alla vigilia della sfida tra il Chelsea, sua nuova squadra, e il Liverpool, dove ha giocato 4 stagioni fino al trasferimento per poco meno di 60 milioni di qualche giorno fa, ha risposto in maniera molto chiara a chi gli chiedeva se avrebbe baciato lo stemma dei blues in caso di gol: "Il romanticismo nel calcio non esiste più. Non ho mai baciato lo stemma del Liverpool, faccio solo il mio lavoro".
Che sarebbe fare gol, e lo fa piuttosto bene: 81 in 142 partite con la maglia dei reds.I tifosi del Liverpool però non ci stanno. Il sito ufficiale richiama alla memoria la sfida contro il Manchester United del 25 ottobre 2009, quando gli uomini di Sir Alex Ferguson uscirono con le ossa rotte da Anfield perdendo 2-0. Un gol lo fece anche il niño, che festeggiò con un gesto che qualcuno interpreta come un bacio, qualcuno come un morso, qualcuno come un gesto d'affetto comunque lontano dalla freddezza con la quale ora Torres tratta il suo passato. Anche perché dietro lo sguardo apparentemente freddo, il cuore che batte per una squadra di calcio c'è, ma non è inglese: "Sono un tifoso dell'Atletico Madrid, è quello l'unico stemma che potrei baciare". A meno che non si interpreti quel morso del 25 ottobre 2009 come un bacio. Il dibattito continua.
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