Scapoli di tutta Italia gioite! Signorine sole esultate! Pannolini, pappine e biberon potranno invadere anche i vostri monolocali da single incalliti. Merito della sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato l’adozione di una bambina russa a una donna nubile di Genova. Un’adozione in forma “speciale”, ma pur sempre un’adozione.
La mamma ligure aveva vissuto due anni nella gelida Russia con la piccola, poi si era trasferita negli Stati Uniti dove un tribunale della Columbia aveva confermato l’adozione. Tornata a Genova ne aveva chiesto il riconoscimento anche al tribunale italiano che le aveva risposto picche. Niente adozioni in formula piena per donne single. Una sentenza confermata dalla Suprema Corte, che però non ha negato una forma alleggerita. Pochi i limiti imposti. La bambina non potrà ereditare nulla da zii e cugini e la madre avrà bisogno del beneplacito di un tutor per prendere alcune decisioni.
Una sentenza che strizza l’occhio alla Convenzione di Strasburgo sui fanciulli (che non fa differenza tra coppie sposate e single) e bacchetta il legislatore italiano, invitandolo a rendere più elastica l’adozione legittima.
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