lunedì 7 febbraio 2011

La Lega Pro sui giornali contro il governo del calcio: "Se necessario fermeremo i campionati"

La Lega Pro alza la testa e minaccia di fermare i campionati. Lo fa attraverso i giornali, sportivi e non, sui quali oggi ha trovato spazio un messaggio firmato dall'organo che gestisce i campionati di calcio che fino a qualche anno fa erano noti come serie C.


L'avviso vuole indirizzare le luci dei riflettori sui punti cardine della protesta portata avanti dal presidente Mario Macalli: primo punto, gli speculatori che hanno dato il via alla crisi in cui versa il calcio italiano, e che continuano a essere premiati con altre risorse. Poi, punto focale, l'intenzione della VII Commissione parlamentare della Camera dei Deputati di modificare la distribuzione delle risorse assicurate dal mercato dei diritti audiovisivi, quella decisa dal decreto Melandri del 2008. Alla Lega Pro verrebbero destinate solo l'1% delle risorse rispetto ad almeno il 3% che, secondo l'avviso, le spetta: "E' una grave e ingiusta penalizzazione per una Lega composta da 85 società professionistiche, che privilegia i giovani" e che è "l'unica impegnata in una vera riforma del proprio campionato". Una riforma per valorizzare i giovani con l'obiettivo di "far uscire dalla crisi il calcio italiano e la Nazionale".

A chiusura dell'appello, la messa in guardia: "Se necessario fermeremo i campionati. Noi siamo stufi di subire soprusi. Giocare è un diritto. Non impeditelo".
MARCO CAVERO

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