sabato 26 febbraio 2011

Montella si emoziona, Leonardo vuole un X in Milan-Napoli e Barbara Berlusconi studia da presidente. Ecco la 27/a giornata di serie A

Il calcio parlato prima di quello giocato. Ecco un greatest hits delle dichiarazioni prepartita di allenatori, presidenti, figlie di presidenti e addirittura sindaci, in vista della 27/a giornata di serie A. Cominciamo, per educazione, con l'ultimo arrivato.

Vincenzo Montella, da una settimana allenatore della Roma: "La prima all'Olimpico dà sempre forti emozioni, me le ha date da giocatore e me le darà da allenatore. Affronteremo un Parma forte anche numericamente, sono tanti e bravi. Dovremo essere concentrati e mi aspetto che il pubblico ci dia una mano.
Ho imparato negli anni a conoscere il vero tifoso romanista, sempre vicino alla squadra e domani mi aspetto un calore particolare, il pubblico ci darà una mano a sostenere squadra e giocatori. Totti è un valore per la Roma, non è stato al meglio ma nelle ultime partite anche fisicamente lo vedo bene. Così come ha fatto bene a Genova, punto molto su di lui".


Luigi De Canio, allenatore del Lecce: "Quella di domani  (con il Brescia, ndr) è una gara importante per entrambe le formazioni. È normale che ci possa essere ansia da risultato o da prestazione. Il campionato è in una fase importante, dove nessuno può stare tranquillo. Noi, per le nostre caratteristiche, abbiamo imboccato una strada che ci vede pensare ad una gara per volta, cercando di interpretarla con serenità, alla ricerca del gioco e del risultato: questa mentalità ci porta ad affrontare ogni gara allo stesso modo".

Leonardo, allenatore dell'Inter: "Non dobbiamo ripartire, dobbiamo continuare. Il campionato entra nella fase cruciale. Come risultato, non possiamo essere felici della sconfitta contro il Bayern. Ma la sfida è ancora tutta aperta. Ora siamo concentrati sul campionato, che entra in una fase cruciale Un pareggio tra Milan e Napoli andrebbe bene per noi ma una giornata non cambia il quadro generale, anche se a questo punto ogni partita può essere determinante. Penso che il prossimo blocco di 3-4 match darà risposte importanti. Il periodo tra febbraio e marzo decide chi potrà lottare, anche se ci sarà equilibrio fino alla fine".

Maurizio Zamparini, presidente del Palermo: "Palermo-Udinese è una partita quasi come le altre. Noi e l'Udinese puntiamo agli stessi obiettivi: parliamo di due squadre che giocano un buon calcio e che si equivalgono. Secondo me sarà una buona partita. Noi siamo favoriti dal fattore campo, loro da una forma migliore. Sono due squadre allenate da allenatori molto bravi: Guidolin, dopo una partenza nera, ci ha recuperato ben 11 punti, ma va va detto che il Palermo non ha trovato la quadratura del cerchio, anche a causa di diversi infortuni, come Cassani, Balzaretti o le punte. Inoltre, qualche nuovo arrivo a gennaio non ha dato quello che ci aspettavamo. Ci penserà Rossi, comunque, a far quadrare il cerchio, lui è in grado di fare benissimo. I rapporti con Guidolin sono sempre buoni, quando mi ha chiamato per gli auguri di Natale, mi ha confessato di sentirsi un uomo nuovo con la difesa a tre. Le partite le vincono i giocatori, non i moduli".

Matteo Renzi, sindaco di Firenze in visita allo stadio Franchi: "È giusto far sapere alla squadra che la città le è vicina. Finora ci sono state poche occasioni per incontrarsi. La cittadella? Se il governatore Rossi mi ha superato a sinistra? Come ho già detto tempo fa, mi sono ripromesso di non parlare di queste cose".

Barbara Berlusconi, dirigente del Milan e figlia del padre: "La mia famiglia intende rimanere a lungo nel Milan, nel segno della continuità con una visione proiettata nel futuro. L'obiettivo è quello di rimanere il club più titolato al mondo anche per i prossimi 25 anni, festeggiando le nozze d'oro ancora con la famiglia Berlusconi al vertice. Bisogna continuare con la capacità di porsi sempre nuove sfide nel calcio, nuovi obiettivi per la società e nel contempo innovare insieme con l'impegno di voler rimanere in vetta alle classifiche nazionali e internazionali. Questa era, e deve rimanere, la missione del club che vuole continuare a far vivere il sogno milanista: primi in Italia, in Europa e nel mondo. Parlare di una mia presidenza mi sembra prematuro perchè io non mi sento una donna del calcio. Ma se riesci a comprendere come si gestisce una società di calcio, allora sarai in grado di operare in qualsiasi altro settore. Questa è una sfida che mi piace affrontare".

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