domenica 27 febbraio 2011

Scoppia la rivolta in Oman: in fiamme il palazzo del Governo e il commissariato di Sohar, 2 morti

La rivolta araba continua a espandersi e un'altra casella dello scacchiere viene travolta. Oggi è il turno dell'Oman, sultanato della penisola arabica confinante con lo Yemen, gli Emirati Arabi Uniti e l'Arabia Saudita. Le notizie che arrivano dal Golfo Persico parlano del palazzo del Governo e del commissariato di polizia della città industriale di Sohar in fiamme, mentre oltre 2mila persone continuano a manifestare in strada. L'agenzia di stampa ufficiale dell'Oman parla di un numero imprecisato di vittime.

Basma al-Rajhi, un'attivista politica, ha dichiarato ad Al Jazeera che i manifestanti sono arrivati a Sohar da tutto il Paese per chiedere riforme. L'esercito ha risposto con un largo uso di lacrimogeni, e al momento si ha notizia di due morti. Altre manifestazioni si sono svolte nella città di Salalah.
L'Oman è governato dal sultano Qaboos bin Said al-Said sin dal 1970, anno in cui al-Said prese il potere spodestando suo padre Said ibn Taymur con un colpo di Stato. Il programma di sviluppo delle Nazioni Unite (United Nations Development Programme, nel novembre 2010, ha posto l'Oman in cima alla classifica dei Paesi che hanno conseguito il maggior sviluppo negli ultmi 40 anni. Nell'area del Medio Oriente è sicuramente la nazione con la situazione meno critica.

Nessun commento:

Posta un commento