I bambini ancora una volta invadono il palco del Kodak Theatre. Dopo “The Confession” di Tanel Toom è il turno del film “The Crush” del regista irlandese Michael Creagh, candidato agli Oscar per la sezione cortometraggi. Ardal Travis è innamorato, ma c’è un piccolo problema: il ragazzino di otto anni è cotto della sua maestra di scuola Miss Purdy, alla quale ha regalato persino un anello giocattolo. Il cuore si spezza quando scopre la prof in compagnia del suo fidanzato e soprattutto alle prese con un anello “vero”. E sarà il momento per Ardal di trovare una soluzione: lo sfiderà in un duello all'ultimo sangue.
Il regista trentasettenne che al suo debutto si aggiudica la nomination agli Oscar ha conseguito una laurea in Design al Belfast College, prima di trasferirsi a Dublino per seguire una carriera pubblicitaria per 12 anni come art director nel mondo dei film e degli spot.
Creagh spiega sulle colonne dell’Independent come è nata la sua idea per la realizzazione di “The Crush”: “Avevo visto un sacco di cortometraggi e spesso ero sconcertato da come 15 minuti potessero sembrare mezz’ora. Volevo fare qualcosa che fosse spudoratamente divertente. Non volevo essere artistoide o sperimentale. Volevo solo dimostrare che potevo raccontare una storia coinvolgente. L'arte può venire dopo, quando avrò avuto il blocco del mestiere! La storia mi è venuta una notte in treno mentre andavo da casa a lavoro. Quando il treno è arrivato in stazione avevo la trama. Con tutta la pubblicità data alle armi da fuoco nelle scuole (almeno qui negli Stati Uniti), ho usato una pistola vera, mentre 20 anni fa la gente avrebbe probabilmente fatto il contrario. Del resto sono cresciuto a Belfast, così vengo da una cultura che si aspetta che la pistola sia reale! E devo ammettere che ho volutamente giocato con tale incertezza. Alcune persone che hanno letto il copione mi hanno detto che il ragazzo avrebbe dovuto uccidere il fidanzato… Ma era un'idea completamente impensabile per me. Non stavo scrivendo una tragedia o cercando di dire qualcosa sulla criminalità minorile. Stavo scrivendo una storia d'amore”.
Un cast familiare per un corto girato in tre giorni e completamente finanziato dal regista. Il protagonista del film è il figlio di Creagh, Oran, e il fratello Jim è il direttore della fotografia. “Avevo pensato di star facendo qualcosa di piccolo, che poteva essere adatto per YouTube. Fortunatamente per me, mio figlio si è rivelato fantastico… Ha funzionato. E l’ho ripagato con costruzioni Lego e Nintendo DS!”.
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