Hayden Panettiere e Amanda Knox |
Dai plastici di “Porta a Porta” al piccolo schermo americano: il processo mediatico, oltre che giudiziario, dell'omicidio Meredith diventa un film. Ancora poche ore di attesa e il canale statunitense "LifeTime" trasmetterà in prima serata “Amanda Knox, Murder on Trial in Italy”. Come si evince dal titolo, il film avrà come protagonista indiscussa l'imputata principale ritenuta colpevole dell'omicidio di Meredith, avvenuto in quella tragica notte del primo novembre del 2007.
Le notizie circa la produzione di un film sul caso Meredith erano filtrate in Italia già un anno fa e subito si era scatenata la polemica.
Nel frattempo le polemiche sono diventate armi giudiziarie nelle mani dei legali di tutti gli attori del processo ancora in corso. L'avvocato di Amanda Knox ha chiesto l'inibizione della messa in onda del film in Italia, ma non è stato ancora avviato nessun procedimento. Il legale di Raffaele Sollecito, accusato di essere il complice della Knox nell'omicidio, ha invece chiesto e ottenuto lo stop al trailer su internet. Sono state inviate, infatti, diffide a Google, YouTube e alla stessa emittente LifeTime. Come era prevedibile, la reazione più indignata è stata quella della famiglia Kercher che, a più riprese, ha scongiurato la realizzazione della pellicola. Il film questa sera sarà proiettato, ma i Kercher sono riusciti a ottenere l'eliminazione delle scene in cui veniva ricostruito nel dettaglio l'omicidio di Meredith.
Per ironia della sorte, la famigerata lentezza dei nostri processi non è stata smentita dai fatti, mentre la velocità con cui l'atto giudiziario si è trasformato in evento mediatico ha rispettato i tempi cinematografici. Per ora nel film sono contenute tutte le risposte agli interrogativi sollevati dagli inquirenti. Nella realtà, bisogna attendere ancora qualche mese per avere la sentenza della corte d'appello.
EMANUELE DE LUCIA
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