Sono ecologiche, solidali, ecocompatibili e non proprio economiche. I tedeschi le chiamano Soll und Haben, Debito e Credito. Riempiono la skyline di Francoforte dal 1984 ma a rifargli l’abito è stato un architetto italiano. Sono le torri gemelle della Deutsche Bank, restaurate da Mario Bellini e re-inaugurate da poche ore. Un nuovo look Made in Italy, costato 200 milioni di euro, che si è guadagnato una nomination ai Mipim Awards 2011 nella categoria Green Buildings. Il restyling strizza l’occhio all’ambiente: le emissioni di CO2 diminuiranno dell’89 percento e si risparmierà ogni anno il 74 percento di acqua, il 55 percento di elettricità, il 67 percento di energia termica. I vecchi materiali sono stati recuperati e riciclati quasi del tutto (98%). Le ecotorri, alte 155 metri, hanno conservato la silhouette esterna ma sono state completamente svuotate, riprogettate in funzione di un ambiente di lavoro sereno, riempite con sedie comode per tutti (e non solo per i vecchi dirigenti), opere d’arte moderna (tra gli altri anche Paola Pivi), spazi semi-aperti per favorire la comunicazione (e diminuire il controllo reciproco).
FRANCESCA ROMALDO
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