Niente uova di Lady Gaga nella Perfida Albione. Offuscati dai Grammy di domenica scorsa (e in Italia un po' da Sanremo, diciamolo), questa sera sono stati consegnati i Brit Awards, il premio musicale più importante d'Europa conferito dalla British Phonographic Industry. La cerimonia si è tenuta per la prima volta alla O2 Arena di Londra, dopo essere stata di casa a Earls Court nelle 30 edizioni precedenti. Cambia il continente, cambia la forma della statuetta ma non cambia chi vince: gli Arcade Fire si aggiudicano il premio Migliore band internazionale e Migliore album internazionale con "The Suburbs".
Tranquilli, niente 160 categorie tra le quali spulciare per capire chi sono i vincitori e chi i vinti: i premi da assegnare erano solo 12. Come i canadesi Arcade Fire, anche il rapper inglese Tinie Tempah porta a casa due statuette, quella per il miglior singolo inglese ("Pass Out") e per la rivelazione dell'anno. Disco inglese dell'anno a "Sigh No More" di Mumford & Sons, vincono anche Cee Lo Green, Take That (migliore band inglese del 2011. Sì, avete letto bene) e Rihanna. Proprio lei ha alzato un po' il livello delle esibizioni di questa settimana dopo i deludenti Grammy con un medley di Only Girl, S&M e What's My Name.
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